Dietro la Barba: Storie di un Dirigente di Huawei

Porto la barba, con solo due significative interruzioni, da più di trent’anni e cioè da quando mi confermarono per un incarico che mi avrebbe portato a vivere in Cina.

Sebbene l’immagine dell’antico saggio cinese raffiguri spesso un uomo con una lunga barba e baffi, in realtà in Cina poche persone, soprattutto nella etnia Han, la portano e, nei decenni più recenti, questa dà quindi un look da persona alternativa, quasi da artista.

E un po’ contavo su questo, visto che, pur parlando bene il cinese per averlo studiato come lingua straniera, non lo parlo al livello di un madrelingua e la ricchezza del mio linguaggio, a parte i termini tecnici, non è all’altezza dei miei studi effettivi.

Quando tornai a vivere in Italia mi ero oramai affezionato al mio look e continuai a tenermi la barba, che però diventò nuovamente un argomento di considerazione quando iniziai a lavorare in Huawei.

Un giorno, infatti, l’amministratore delegato della filiale italiana mi chiese se mi potessi tagliare la barba.

Risposi di no, e chiesi il motivo di tale richiesta e lui mi rispose che il Presidente di Huawei Europa aveva da ridire sul mio aspetto, poco consono a un dirigente di Huawei.

C’era infatti, sul manuale del perfetto impiegato di Huawei, una serie di raccomandazioni, che includevano anche il dress code e il taglio di capelli.

Spiegai all’amministratore delegato che in Italia c’erano abitudini e costumi diversi e lo pregai di veicolare questo messaggio al presidente europeo.

Credo che non l’abbia fatto veramente, perché ad ogni successiva visita del Presidente Huawei Europa lui tornava alla carica con la stessa richiesta, a cui rispondevo sempre allo stesso modo.

Quando l’ amministratore delegato prese incarico negli USA, venne un altro dirigente dalla Cina a prendere il suo posto e, alla prima riunione, il primo tema sul tavolo fu la mia barba.

Non temi come strategie di vendita, marketing o altro.

Avevo portato l’azienda a moltiplicare il fatturato sul mio cliente di trenta volte, fino a farla diventare un fornitore di riferimento per il mio cliente.

Il fatto che si parlasse della mia barba mi fece ricordare un detto che mia moglie mi aveva menzionato al primo contatto con Huawei.
过河拆桥 Guòhéchāiqiáo。 tradotto letteralmente:

  • passato il fiume, distrutto il ponte, o, per usare un detto italiano, passata la festa, gabbato lo santo.


Ovvero, una volta aiutata l’azienda a entrare nel mercato italiano, poi non avrebbero più avuto bisogno e avrebbero fatto senza di me.

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