Leone Contini

Leone Contini è nato Firenze e vive a Carmignano (Prato). Ha studiato filosofia e antropologia culturale all'Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra arte e lavoro etnografico. Le sue pratiche includono narrazioni testuali e audio-visuali, installazioni, lecture-performances, interventi laboratoriali e azioni collettive. Negli ultimi anni ha tenuto mostre o realizzato interventi presso: Vzigalica, Ljubljana; MADRE, Napoli; Pearl Art Museum, Shanghai; Kër Thiossane, Dakar; Maxxi, Roma; SAVVY, Berlino; HKW, Berlino; PAV, Torino; IAC, Lyon; Manifesta 12, Palermo; Fondazione Sandretto, Torino; Quadriennale, Roma; Fondazione Pistoletto, Biella; Mart, Rovereto; Delfina Foundation, Londra; Kunstraum, Monaco; Khoj, Nuova Delhi; Galleria Civica, Trento; Kunstverein Amsterdam; Museo Pecci, Prato; Villa Romana, Firenze. Nel 2018-2019 è stato borsista presso la Akademie Schloss Solitude di Stoccardat. Nel 2017 un suo progetto vince la seconda edizione dell’Italian Council e una sua opera viene acquisita dal Mudec di Milano. Nel 2017 ha collaborato con TRACES - Transmitting Contentious Cultural Heritages with the Arts. Sito web: https://leonecontini.com/

La piana

Cosa resta dell’orto

19 settembre 2021. Guido da ore perso in grovigli di vie secondarie, limitrofe a strade percorse distrattamente infinite volte nel continuum indistinto della piana pratese-fiorentina tra capannoni industriali, aree incolte e spazi rurali, sottopassi e centri commerciali. Cerco orti visti tante volte con la coda dell’occhio, o forse solo immaginati, sfrecciando sulla tangenziale di Prato […]

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Monologo di Xavier Palma per Bivacco tra le macerie (ottobre 2018, Parco Lambro, Milano)

durante il bombardamento del 13 agosto 1943 una bomba al fosforo colpì la sede delle collezioni etnografiche di Castello Sforzesco a Milano: quasi tutti gli oggetti delle collezioni africane, già sottratti al proprio contesto dalla violenza coloniale, bruciarono insieme al museo, mentre la scultura della divinità buddista Yamantaka sopravvisse a quel litigio tra potenze europee.

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Memorie di un campo incolto

Leone ContiniLeone Contini è nato Firenze e vive a Carmignano (Prato). Ha studiato filosofia e antropologia culturale all’Università di Siena. La sua ricerca si colloca lungo il margine di contatto tra arte e lavoro etnografico. Le sue pratiche includono narrazioni testuali e audio-visuali, installazioni, lecture-performances, interventi laboratoriali e azioni collettive. Negli ultimi anni ha tenuto

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